The Tac Tic Band e il Coro Mani Bianche

 Tac Tic Band

The tac tic band è un progetto musicale, per l'integrazione dei bambini e ragazzi "speciali" ...musica come linguaggio universale al di là di ogni barriera psichica o fisica, canale di comunicazione e espressione della propria autenticità e creatività.

The tac tic band nasce nel 2010 e non è un gruppo, ma un progetto nato all’interno de La Nostra Famiglia, centro di riabilitazione di Vedano Olona.

Questa la descrizione di questo splendido progetto nelle parole di Cristina Bulgheroni, responsabile della sua realizzazione:Tac Tic Band

In questi anni hanno fatto parte di questo progetto tantissimi bambini e ragazzi, alcuni per poco, alcuni per tanto, alcuni ci sono dall’inizio e ancora continuano il loro percorso …e tutti quelli che ci ascoltano e partecipano con noi nei nostri concertoLab diventano tac tic per un giorno e entrano nella storia del nostro progetto.

Djembè, congas, bonghi, metallofono, xilofono, timpano, piatto, cassa, batteria e piccole percussioni.
Ecco il nostro kit di viaggio! e con noi sorrisi, voci e il coro musical…mente differente che accompagna alcuni dei nostri brani cantando con il linguaggio dei segni grazie alle splendide mani bianche dei nostri coristi.

Per alcuni dei  nostri bimbi è difficile stare su se stessi e il loro “vivere la musica”, così abbiamo iniziato un percorso sulla ritmica insieme, per poter creare un “insieme”, per poter cogliere che insieme si può suonare anche per chi fa più fatica.

Il loro tamburo diventa lo spazio e il tempo in cui misurare la loro “aggressività” o inibizione, la loro concentrazione, l’attenzione, la creatività, la capacità di esplorare e decidere quanto e come mettere tutto questo in gioco.
Diventa la domanda: quanto voglio l’altro? Quanto accetto che il suo ritmo sia uguale o diverso dal mio?, quanto sono disposto a dialogare con lui o aspettare il mio turno, perché ora tocca a lui? Tac tic è il nostro metronomo speciale, ecco perché il nome del gruppo…un draghetto estendibile che ci ha insegnato a suonare tutti o nessuno, forte o piano, da soli e tutti, a coppie, all’unisono e poi armonizzati. Hanno imparato a identificare dei segni grafici per la pulsazione, la pausa, la dinamica e a scrivere la loro parte e di conseguenza saperla leggere… in tre anni il gruppo ha imparato a colorare i brani con le percussioni, ma soprattutto ha imparato ad essere gruppo! Dietro l’esperienza musicale in sé e gli obiettivi educativi raggiunti, sta la scoperta, per me, di una nuova comunicazione, di un modo di abbassare le barriere e mettersi nella condizione di sperimentarsi con quelli che la società etichetta come normo dotati, di spezzare alcune catene sociali e integrarsi senza sentirsi inferiori.  Anzi mi strappa sempre un sorriso vedere che per loro è motivo di orgoglio quando andiamo a suonare, e dopo i nostri personali brani, invitando a suonare con noi i bambini del pubblico, vedono che fanno fatica a fare ciò che fanno loro. Non lo fanno con cattiveria o perché si sentono superiori ma con una sana autostima riconoscono la loro capacità di fare qualcosa di bello. Ed è loro!!! È di ognuno e del “gruppo”. Tutto questo è stato fondamentale per me, perché anch’io come loro, sono parte del gruppo e anch’io mi misuro ogni volta con i miei limiti, la mia inibizione, la timidezza o il troppo entusiasmo, con ME e  con la mia capacità di dialogare con loro, di “stare” senza invadere i loro confini e nello stesso tempo entrarci  fin dove si può, e insieme crearne di nuovi, per loro e anche per me…. l’intesa è altissima e lo scambio di energia, di sguardi, di gesto ci rende un tutto che sulla base musicale che ci fa da guida, fa sentire sicuri loro con me e io con loro.

Nell’album dei ricordi di tac tic  ci sono foto e video di matrimoni, musical, feste, incontri con musicisti e la realizzazione di un cd, un disco d’argento, una tessera associativa con scadenza MAI, una moneta preziosissima donata dai nostri amici di woodinstoock, disegni, strumenti donati, luoghi, sorrisi, e gli amici percussionisti senegalesi con cui siamo gemellati …il titolo del nostro cd, frutto di un lungo progetto musicale, è APRI IL CUORE come il titolo di uno dei brani registrati e perché questa è l'idea che sta dietro il progetto, aprire il cuore, mettersi in gioco con energia, entrare in comunicazione con l'anima e il talento di questi bimbi…perché di talento si tratta. La musica è senza confini, come dice il nostro logo, la qualità e la professionalità ogni volta è sorprendente!

Noi ci abbiamo creduto, tantissimo!!! con i nostri mezzi e potenzialità, e il sorriso e l'armonia che hanno regalato non ha prezzo!!! con il cd si può sostenere il progetto e la sua evoluzione. si perché di evoluzione si tratta. Nel tempo abbiamo conosciuto amici, instaurato collaborazioni musicali e umane che segnano quotidianamente il nostro viaggio. stiamo aspettando ognuno di voi.

Il Coro Mani Bianche

Il confine tra musica e linguaggio è molto sottile. Ciò che intendiamo come linguaggio, comunicazione verbale, porta con sé una prosodia che rafforza il significato delle parole che pronunciamo caricando il messaggio di intenzione.

Senza l’intenzione le parole, solo nel puro significato, non avrebbero la stessa intensità.

Paradossalmente a livello comunicativo è molto più efficace l’intenzione che non il contenuto. Un messaggio di comando è universalmente comprensibile anche da chi non comprende la lingua, così come un urlo di gioia è universalmente chiaro prosodicamente e espressivamente. Allo stesso modo una parola diviene universalmente comprensibile se accompagnata da un gesto. Non avrebbe dunque senso il linguaggio verbale senza la sua componente prosodica -musicale e gestuale che lo arricchisce di significato. Il canto è l’enfatizzazione di questa componente del linguaggio che si esprime attraverso la voce. Ma, partendo da questo presupposto, e se ciò che si sta affermando ha valenza per tutte le lingue , allora vale anche per il linguaggio dei segni. Un segno porta con sé un significato ma è anche significante in quanto gesto in se, al di la di cosa racconti, e la prosodia di un gesto e la “musicalità espressiva” del gesto diventa musicale e canto allo stesso tempo anche se privo di verbale, di voce.

Il Coro Mani Bianche  nasce per dare spazio e voce ai ragazzini che voce non hanno, o che presentano difficoltà fonologiche, ma che comunque amano la musica e che, in ogni caso, hanno qualcosa da dire!!!

Il lavoro permette di:
-sperimentare la conoscenza  del linguaggio dei segni
-sperimentare a livello propriocettivo e emotivo la musicalità  dell’espressione corporea gestuale
-esprimere se stessi attraverso il gesto, per comunicare una parola, enfatizzare un significato, esprimere un emozione, in musica.

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La Tac Tic Band e il Coro Mani Bianche a WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2014
- concerto di Greg Harris e Marco Zanzi a Varese il 27 Marzo 2015
- WOODinSTOCK 2015
- concerto di James Maddock e David Immergluck feat. Alex Valle del 11 Febbraio 2016.
- a supporto dei Sulutumana nello spettacolo dedicato a Il Piccolo Principe in WOODinSTOCK 2016
- nella serata dedicata a Marco Zanzi a WOODinSTOCK 2018

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