Aco Bocina, chitarrista eclettico e mandolinista tra i migliori attualmente in circolazione, è di origine dalmata, precisamente di Spalato, ma naturalizzato in Italia da oltre venticinque anni.
La madre, fisarmonicista, incoraggiò il precoce amore del figlio per gli strumenti a corde, ma Aco aveva solo cinque anni e all’epoca le chitarre avevano misure standard per cui dovette aspettare di compiere nove anni per poter finalmente imbracciarne e abbracciarne una. Da allora la musica è la sua vita, il suo lavoro, la sua passione… se gli chiedesse cosa significa per lui la musica, vi risponderebbe: «Significa respirare»… e le sue mani respirano dando vita a tutta quella congerie di storie che vivono sospese fra le corde e la sua pelle, pelle che porta con sé il bagaglio del Mediterraneo che ha girato in lungo e largo raccogliendo qua e là note e suggestioni.
Forte di un’innata passione per il mandolino si dedicò a soli sedici anni a comporre brani per questo strumento ancor prima di imparare a suonarlo, cosa cui – però – ben presto si dedicò con risultati tali da valergli l’epiteto di figlio del vento per la leggerezza e la velocità con cui le sue mani si muovono su questo strumento che, sovente, nelle sue composizioni funge da solista al posto della chitarra.
Bocina ha il volto segnato, i tratti zingari, qualcosa nel suo sguardo trasmette la curiosità del viaggio e la serenità delle radici, tra le rughe traspare il bagaglio di esperienze cui attinge e che fanno sì che lo strumento diventi un prolungamento del suo corpo, una fusione al di fuori di ogni virtuosismo e tecnicismo.
La complessità della sua personalità risuona nella sua musica andando da sonorità balcaniche al conturbante flamenco, dalle percussioni berbere ai ritmi arabi, inframmezzati da assoli di mandolino e chitarre dal gusto blues, improvvisazioni jazz e contaminazioni rock.
Aco Bocina per WOODinSTOCK:
- WOODinSTOCK 2023, Domenica 23 Luglio per il Buscadero Day