Roberto Fontana nasce a Torino nel 1956. Si avvicina al fantasy grazie ai libri di J.R.R. Tolkien e inizia a studiarne l'opera, interessandosi a storia, alla geografia, agli usi e ai costumi dei popoli della Terra di Mezzo e diventando uno dei maggiori esperti di Tolkieni in Italia. Ha partecipato alla traduzione per Marietti 1820 de La trasmissione del pensiero e la numerazione degli Elfi di J. R. R. Tolkien, pubblicato in Italia nel 2008. In seguito, pubblica Guida per viaggiatori nella Terra di Mezzo (Edizioni L'età dell'Acquario, 2010) e Le preghiere della Terra di Mezzo (Sogno Edizioni, 2012) e Essecenta: i nomi della Terra di Mezzo (EBS Print, 2015), con Mauro Ghibaudo. Da diversi anni si dedica alla lingua e alla calligrafia elfica; tiene corsi di scrittura Tengwar, lo stile degli Alti Elfi. Quando non è impegnato nella sua attività di scrittore e calligrafo, è un ingegnere nucleare che insegna matematica e fisica al liceo. Le guerriere drago è il suo primo romanzo.
Roberto Fontana sarà a WOODinSTOCK 2016 Sabato 16 Luglio a tenere un Workshop di scrittura elfica
L’inesauribile fantasia di J.R.R. Tolkien non ha prodotto soltanto le saghe de “Il signore degli anelli” e de “Lo Hobbit”, recentemente portate sul grande schermo da P. Jackson. Il professore di Oxford, filologo e linguista, ha anche inventato numerosi linguaggi, ognuno datato di lessico, grammatica e sintassi propria: le parlate di elfi, nani, uomini e orchi sono state sviluppate secondo regole scientifiche. Le due lingue elfiche maggiormente perfezionate da Tolkien sono il Quenya, la lingua degli elfi del perduto Ovest, dotta e sapienziale, una sorta di “Latino elfico”, e il Sindarin, la lingua degli elfi della Terra di Mezzo, spesso utilizzata nei vari film.
Non pago di ciò, Tolkien, le cui doti artistiche sono ben note, ha anche voluto che queste lingue fossero dotate di alfabeti propri: chi ha visto i film della saga conosce già le rune, mentre i caratteri elfici veri e propri prendono il nome di Tengwar.
In questo workshop, i partecipanti impareranno ad utilizzare i Tengwar per scrivere parole in Quenya ed in Sindarin, sfruttando regole e tecniche calligrafiche comuni agli stili calligrafici del mondo primario (reale). È infine interessante sapere che si può adottare le Tengwar per scrivere anche parole in altre lingue, come l’inglese e l’italiano.
Alla fine del corso, tutti potranno perciò cimentarsi a traslitterare il proprio nome nell’alfabeto degli Elfi…
E' possibile seguire Roberto Fontana sulla sua pagina Facebook: https://www.facebook.com/robertofontana.autore
Questo che segue è un video musicale di una canzone, Aldudénië, di cui Roberto Fontana è autore del testo (in elfico, italiano e inglese).
LA STORIA
Gli elfi amano riunirsi attorno al fuoco e raccontare antiche storie e leggende. È in uno di questi ritrovi notturni che Silme, una Maia del mondo di Arda (spirito primordiale esistente dall'inizio dei tempi), narra il racconto dei due Alberi Sacri: essa li descrive, avendoli visti in prima persona, come due alberi meravigliosi e ne mostra le ultime foglie rimaste, da lei stessa raccolte e conservate... una d'argento e l'altra dorata.
I due alberi, chiamati Laurelin e Telperion, illuminavano con la loro mistica luce parte del mondo di Arda ed erano la più bella creazione di Yavanna, la Potenza della Natura.
Ma mentre Silme descrive gli Alberi, gli Elfi le ricordano che questi erano morti a causa di Melkor, il Signore Oscuro, che li aveva distrutti trafiggendoli e facendone bere l'essenza ad Ungoliant, una creatura che tesseva trame di oscurità nutrendosi di luce.
Silme risponde al coro raccontando come, nonostante ciò, Yavanna e Nienna si recarono presso i due alberi morenti e, Yavanna attraverso un canto e Nienna col suo pianto, riuscirono a far nascere da Telperion un fiore d'argento e da Laurelin un frutto dorato, prima che essi perissero.
Tale fiore e tale frutto divennero rispettivamente la Luna, che gli Elfi videro per primi nel cielo, e il Sole, al cui primo sorgere nacquero gli Uomini. Questi astri sostituirono i due Alberi Sacri nell'illuminare Arda, questa volta per intero.
Melkor fu quindi costretto a ritirarsi nell'oscurità del sottosuolo, intimorito dalla loro luce, ed infine scacciato nella Tenebra Esterna.
Durante il racconto di Silme, Elemmírë trascrive in lingua elfica la storia, vissuta da lui stesso in prima persona, affinché se ne serbi memoria.
LA MUSICA
Roberta Malerba - Luca Catalano
-Words (Quenya/Italian/English): Roberto Fontana
-Lead Vocal: Roberta Malerba